Ludwig Von Hoffmann
(Darmstadt 1861 – Pillnitz 1945)
Perseo e Andromeda
Carboncino su carta, mm. 160 x 247
Firmato in basso a destra:Â LvH;Â iscritto sul verso:Â 151 Perseus u. Andromeda 1893 (In…)
La netta partizione di zone chiare e scure è caratteristica delle atmosfere oniriche e simbolizzanti di Hoffmann in cui la figura umana si staglia su un paesaggio immoto dipinto con toni brillanti. L’energico ductus del segno di contorno si presta a prosciugare la narrazione del mito illustrato: le figure, la massa cupa del mare, la superficie chiara della roccia su cui si disegna l’ombra inquietante di Andromeda sono elementi che concorrono a rendere l’atmosfera sospesa e arcaicizzante dei soggetti prescelti da Hoffmann (cfr. il pastello dei Cavalieri in Fischel 1903, fig. 30). Nella raffigurazione di Perseo che libera Andromeda sacrificata dal padre Poseidon al mostro marino, Hoffmann introduce una variante inserendo una piovra, personificazione mostruosa degli abissi, la cui origine iperborea tanto nel Nord Europa che nell’antica Grecia è associata al segno zodiacale del Capricorno e al solstizio d’estate quale significazione della porta degli inferi.
La forma sinuosa del viluppo dei tentacoli e gli accenni di descrizione del mostro trasformano però nel disegno la tentacolare personificazione dell’universo fantastico in una presenza decorativa. Sul verso del foglio Hoffmann ha cancellato una scena che raffigura due personaggi, forse due sacerdoti, calati in un paesaggio dai colori accesi e luminosi la cui suggestione dal paesaggio mediterraneo rimanda al suo soggiorno italiano fra il 1894 e il 1900 (Hoberg 1988, pp. 271-72) di cui Hoffmann ha lasciato esempi nel Porto di Anzio e Faraglioni di Capri (Fischel 1903, pp. 57, 83). L’impostazione parrebbe rimandare ad un’idea per una scenografia teatrale o ad un illustrazione. Alla temperie dello Jugendstil in cui si riconosce l’influsso di Puvis de Chavannes e Hans von Marées, rimanda la dimensione atemporale e assorta delle due immagini in cui l’interesse per la figura umana e le impressioni dei suoi viaggi si vestono di istanze simboliche.
Serenella Rolfi