Per Andrea Zanzotto
Smalti su carta mm. 700 x 500
Iscrizioni a china nera: Andrea Zanzotto / (sonetto dell’amoroso e del parassita) / Mentre d’erba la man ritraggo ratto, / dall’erba serpe infida in fitte e spini, / mentre mi discorono dai divini / rai serali e la notte prendo in atto, / o memoria con meco t’incammini, / lo sparso accordi e riconfermi il fratto: / qui già per lei venni in furore e matto / qui da lei ebbi i succhi suoi più fini. / Col passo avaro, indocile, acre, rompo / all’aldilà che in falde e felci sfrangia / sul botro; oltre le serpi e i pruni zompo: E nell’alto aldilà, nei fondi teneri / do di tacco, do a sacco, sfregio veneri, / falsifico simbiosi: ora si mangia. / (Sonetto dell’amoroso e del parassita)