Francesco Podesti – Il giuramento degli Anconitani

Francesco Podesti

(Ancona 1800 – Roma 1895)

Il giuramento degli Anconitani,

1844-1856 circa,

olio su tela, cm 175 x 252, firmato in basso a sinistra “Francesco Podesti”

L’opera, di grandi dimensioni, fu eseguita dall’artista come replica per il proprio studio della tela di misure ancora maggiori commissionata dal Municipio di Ancona (1844-1856, Pinacoteca Comunale). Come ricorda nelle sue Memorie autobiografiche, l’artista vi introdusse varianti soprattutto nelle campiture cromatiche (“Replicai in tela di palmi 12 per 7 il quadro di Ancona, facendovi rilevantissimi cambiamenti per sola vaghezza nella distribuzione delle tinte”). Il dipinto, che si conservava nel suo studio come documentato da foto d’epoca, passò poi al figlio Giulio e quindi a una famiglia di origine marchigiana a Roma fino all’acquisto della nostra galleria.

L’opera rappresenta un episodio di storia municipale di età medievale, la resistenza della città di Ancona all’assedio del cancelliere di Federico Barbarossa, il vescovo Cristiano di Magonza. Nella vasta scena, costruita come una macchina teatrale popolata da numerose figure ed episodi secondari, il popolo di Ancona giura di resistere cacciando gli inviati svevi, alla presenza dell’ambasciatore bizantino e davanti al palazzo Comunale. Si tratta senz’altro di un omaggio alla storia municipale di Ancona e alla virtù delle sue genti, ma nel contesto nazionale il dipinto abbraccia più vasti significati risorgimentali, nel richiamo alle radici greche e nella resistenza all’invasore germanico. In questo modo il Giuramento degli Anconitani si collega alla pittura di storia ispirata da significati civili di Francesco Hayez, con il quale Podesti intendeva rivaleggiare in una chiave neoraffaellesca anziché neoveneta, inviando da Roma apprezzati dipinti storici alle annuali esposizioni milanesi di Brera.

Il dipinto è inedito e in perfette condizioni di conservazione