L’Olimpo con Apollo citaredo

Francesco Podesti
Ancona 1800 – Roma 1895

L’Olimpo con Apollo citaredo, 1835 – 1836

Matita, penna, inchiostrobruno e biacca su carta beige riquadrata, mm 318 x 538

Firmato in basso a destra: “Fran. Pode […]”

Il foglio è una prima idea, poi radicalmente variata, per un o degli affreschi eseguiti da Francesco Podesti nella volta della Galleria dell’Ercole (o Braccio di Canova) del distrutto palazzo Torlonia di piazza Venezia a Roma; impresa eseguita nel 1836 su commissione di don Alessandro Torlonia cui avrebbe fatto seguito, nel 1838, la decorazione della Stanza di Diana situata al secondo piano dello stesso edificio (Barolo 1983, pp. 138 – 139).

L’impianto compositivo della scena e il soggetto documentati dal disegno – di cui la Pinacoteca comunale di Ancona conserva il grande cartone preparatorio insieme all’altro, anch’esso rimasto irrealizzato, con la Disfida di Marsia e Apollo – furono poi completamente mutati nella finale redazione ad affresco, come lo stesso Podesti testimoniava nelle sue Memorie autobiografiche: “Restituitomi a Roma attesi ai cartoni per gli affreschi dell’ambiente maggiore della Galleria di Torlonia nel suo palazzo; figurandovi degli Dei principali; ma in mezzo al lavoro piacquemi di cambiare i cartoni con le masse delle composizioni più compatte, e con figure più grandi” (in Apolloni, Podesti 1996, p. 155). Dell’intera decorazione della Galleria, ideata appositamente per accogliere il gruppo canoviano dell’Ercole e Lica, restano, oltre alle fotografie documentarie antecedenti alla demolizione, alcuni dei cartoni preparatori conservati al Museo di Roma di palazzo Braschi e i due, appunto mai tradotti ad affresco, della Pinacoteca comunale di Ancona.

Podesti comunque, avrebbe recuperato il tema e la composizione meditati per l’affresco Torlonia in un dipinto posteriore commissionato dal banchiere Carlo Rothschild.

Bibliografia: Mazzocca 2005a, p. 16, fig. 11; p. 21.