Prende il via un ciclo di conferenze – concerto dal significativo titolo “Carta Canta”, nuovo frutto delle attività di valorizzazione dei tesori della Biblioteca “Mario Messinis” del Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Il primo evento di questa rassegna, che avrà luogo sabato 3 febbraio nel Salone nobile del Conservatorio alle ore 17.30, porta il titolo “Pupille amabili. Un’aria di Niccolò Jommelli cantata da Gizziello in un dipinto di Pietro Longhi.” L’iniziativa prende spunto da uno studio condotto dallo storico dell’arte Enrico Lucchese, pubblicato nel 2019, grazie al quale è stato possibile riconoscere l’identità dei soggetti ritratti, il luogo e il significato dell’azione riprodotta in un dipinto del pittore veneziano Pietro Longhi (1701– 1785), vivace testimone di scene di vita nobiliare nei ridotti veneziani del Settecento.
Nella tela di Longhi sono presenti un cantante e un clavicembalista, oltre a due nobili spettatori: la musica posta sul leggio dello strumento riporta due parole, «Pupille amabili», che sono state identificate come incipit di una celebre aria di un’opera (Tito Manlio, 1746) del compositore campano Niccolò Jommelli. Ciò ha permesso di riconoscere nel cantante il celebre castrato Gioacchino Conti detto il Gizziello (1714– 1761), che fu il virtuoso interprete di quell’aria proprio sulle scene veneziane, nel Teatro San Giovanni Grisostomo (oggi, a più riprese rinnovato, ribattezzato come Teatro Malibran). La Biblioteca del Conservatorio conserva due copie manoscritte settecentesche nella riduzione per voce e cembalo, analoga a quella del manoscritto che nel dipinto potrebbe figurare sul leggio del clavicembalo per un’esecuzione cameristica.
Sabato 3 febbraio due allievi del Dipartimento di Musica antica del Conservatorio, il sopranista Aldar Dashiev e il clavicembalista Miron Konjević, eseguiranno l’aria «Pupille amabili». Lo storico dell’arte Enrico Lucchese, ricercatore di Storia dell’arte contemporanea all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, descriverà il dipinto e il contesto storico-artistico nel quale venne realizzato da Pietro Longhi.
Il dipinto, gentilmente prestato dalla Galleria d’arte Carlo Virgilio & C., verrà esposto assieme ai manoscritti nel Salone nobile di Palazzo Pisani, sede del Conservatorio, a partire da tale data.
Il 12 febbraio, sempre alle 17.30 nella Sala Concerti del Conservatorio, il ciclo Carta Canta si arricchirà di un nuovo appuntamento dal titolo “«Si tu m’as fait à ton image» di Gaetano Donizetti. Da un autografo della Biblioteca “Mario Messinis” a un’aria inedita per Nourrit: scoperte, rarità e percorsi di ricerca in «Donizetti Studies» N. 3”.