Le opere successive al 1900 di Francesco Paolo Michetti (1851 – 1929) presentate in questa mostra, generalmente ancora poco note al grande pubblico – che dell’artista abruzzese ricorda principalmente la rappresentazione della natura e dell’umanità, indagate entrambe con sensibilità quasi scientifica per la restituzione realistica della visione e degli aspetti antropologici della cultura rurale – sono il riflesso di una delle più crudeli sfide per un artista della sua generazione: la morte definitiva della mimesi, tema che Michetti ha saputo affrontare con lucidità e vigore.
Nella messa a punto di una nuova sintassi, Michetti opera una sorta di ‘compressione’ dello spazio classicamente inteso, quello del Rinascimento, e contribuisce – in sintonia con la produzione di altri ambiti pittorici – allo sviluppo di poetiche fortemente novecentiste, per esempio il Simbolismo e il Divisionismo.
In questo processo sperimentale risulta decisivo il rapporto della pittura con la fotografia, cui il pittore abruzzese aveva cominciato a dedicarsi con continuità e passione già dal 1871, attratto dalla capacità del nuovo mezzo di cogliere aspetti del reale non percepibili dall’occhio umano.
L’insieme omogeneo di opere qui esposte, tutte relative a questa fase novecentesca della produzione dell’artista, eseguite principalmente a tempera, ma anche a olio e pastello, evidenzia il procedimento consapevolmente adottato da Michetti: la gamma di colori è estremamente ridotta, trattenuta al limite della monocromia, quasi alla ricerca di una necessaria purificazione dopo l’orgia cromatica della giovinezza e della piena maturità.
Michetti, che era ufficialmente scomparso dalla scena e dalla dialettica artistica negli ultimi trent’anni della propria esistenza, non rimane in silenzio, anzi attraverso questa produzione tarda, insieme felice e singolare – alla cui indagine è mirata questa mostra e il relativo dossier – mostra di aver vissuto fino in fondo un rapporto attivo e appassionato con la pittura: la sua pennellata veloce, larga ed economica, contribuisce a quel processo di sintesi che ha costituito una delle tensioni più vive della modernità.
di Marina Miraglia
Gregge e pastore (particolare), (cat. 19)
Barilli 1993
L’ultimo Michetti. Pittura e fotografia
catalogo della mostra a cura di R. BARILLI
Firenze, 1993
Roma 1994
Eredità dell’Impressionismo: 1900-1945; la realtà interiore
catalogo della mostra di Roma, Palazzo delle Esposizioni, a cura di F. BENZI, M. G. TOLOMEO
Milano, 1994
Roma/Francavilla al Mare 1999
Francesco Paolo Michetti. Dipinti, Pastelli, Disegni
catalogo della mostra, Roma, Palazzo Venezia, 6 marzo – 1 maggio 1999, Francavilla al Mare, Museo Michetti, Palazzo San Domenico, 25 maggio – 30 agosto 1999, a cura di C. STRINATI, F. BENZI, R. LUCIFERO
Napoli, 1999