La mostra riunisce 38 opere, tra disegni e incisioni, dei due fratelli Giovanni (Reggio Emilia, 1874- Settignano/FI 1949) e Romeo Costetti (Reggio Emilia 1871-1957), provenienti dalla raccolta del filosofo Arrigo Levasti, al quale molti di essi sono dedicati.
I due straordinari autoritratti giovanili di Giovanni Costetti evocano la formazione simbolista dell’artista, tra Torino e Parigi, e i primi anni di attività a Firenze, in comunione di intenti con gli amici e conterranei Baccarini e Rambelli.
Altri ritratti, che si aggiungono agli studi di figura e alle incisioni, come quelli di Gabriele e Gabriellino D’Annunzio, di Giovanni Papini, di Emile Zoir e dello stesso Levasti, documentano i rapporti intessuti da questo raffinato artista con figure centrali della cultura letteraria e filosofica del tempo.
Tra le opere di Romeo Costetti, artista specializzatosi nelle tecniche calcografiche, una serie di incisioni esemplifica il suo interesse costante per le tematiche del lavoro rurale e industriale secondo un’ottica fortemente legata al verismo sociale di stampo ottocentesco.