Il pittore e scultore Domenico Baccarini nacque a Faenza il 16 dicembre del 1882 e frequentò la Scuola di Arti e Mestieri della cittĂ diretta da Antonio Berti, per completare poi la propria formazione nel 1900 con il perfezionamento in disegno e plastica. Grazie a una borsa di studio Baccarini potĂ© trasferirsi l’anno seguente a Firenze, dove seguì i corsi dell’Accademia e della Scuola del Nudo, per poi spostarsi a Roma nel 1903 insieme a Elisabetta Santolini, sua compagna e musa ispiratrice.
Tra il 1903 e il 1905 si situa l’intensa attivitĂ del pittore al servizio delle fabbriche faentine dei Fratelli Minardi e delle Fabbriche Ceramiche Riunite. In questi anni stringe amicizia con lo scrittore Antonio Beltramelli. A causa delle precarie condizioni economiche Baccarini dovette dedicarsi all’illustrazione, fornendo disegni per i giornali “La Patria” e “Avanti della Domenica”, ma anche per eventi pubblicitari come quelli destinati alla “Casa del Pane”, successivamente trasformati in cartoline.
Nel 1904 l’artista partecipò all’Esposizione degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma insieme a Balla, Kandinskij e Boccioni; mentre nel 1905 fu presente alla VI Biennale di Venezia, dove fece colpo su Vittorio Pica, che l’anno successivo lo invitò ad esporre all’Esposizione Nazionale d’Arte di Milano.
Morì assai giovane, a Faenza, il 31 gennaio 1907.
La personale vicenda artistica di Baccarini si sostanzia in un lessico marcatamente poetico che attraverso la delicatezza del pastello, il medium tecnico da lui prediletto, riflette una melanconica visione della vita infusa di sensibilità simboliste, come può apprezzarsi nel dipinto raffigurante Il violinista (carboncino e pastello verniciato su cartone, 1905, Faenza, Pinacoteca Nazionale).
Presso la nostra Galleria è transitato un Autoritratto (penna su carta, 1903) che testimonia della tensione del pittore volta ad indagare la propria coscienza.
In merito alla sua attivitĂ plastica da citare è Sensazioni dell’anima (gesso, 1903, Fondazione Cassa di Risparmio di Imola) attraverso cui può leggersi l’eclettismo culturale e figurativo del pittore, tra tradizione verista, poetiche simboliste e ascendenze Liberty.
Domenico Baccarini Faenza 1882–1907 Self-Portrait 1903 Pen on paper, 170 x 135 mm Signed and dated lower right: “D Baccarini 1903” The uninterrupted series of self-portraits carried out by Domenico Baccarini constitutes a substantial visual diary of his brief life. A common thread firmly links private sphere with artistic research, the tension…