Il pittore Francesco Camuncoli nacque a Novellara il 30 aprile 1745 e dopo aver studiato pittura presso il Collegio Seminario di Reggio Emilia nel 1763 si trasferì a Bologna per frequentare i corsi dell’Accademia Clementina. Tra le prime opere del pittore figura una Madonna col Bambino e santi dipinta per la collegiata della propria città natale (olio su tela, 1772), a cui fecero seguito le due pale d’altare per la chiesa di San Giacomo Maggiore a Cognento raffiguranti la Madonna col Bambino e i santi Antonio Abate e Massimo Vescovo e la Sant’Anna con la Vergine e santi (olio su tela, 1786 ca.), entrambe impostate su un barocchetto d’ascendenza neosecentesca affine ai modi del Vellani. Del pittore modenese il Camuncoli aveva per altro terminato nel 1779 la pala con lo Sposalizio della Vergine. A partire dal 1797 il pittore praticò fino alla morte l’attività di docente presso l’Accademia di Belle Arti.
Camuncoli fu attivo anche in ambito teatrale, realizzando il sipario per il teatro di Carpi con Le Arti sorelle danzano intorno al simulacro di Apollo e ideando il progetto per quello del teatro di Reggio.
L’ultima opera nota del pittore è una Resurrezione di Lazzaro dipinta nel 1821 per l’oratorio del cimitero di Novellara.
Morì a Reggio Emilia nel 1825.
Francesco Camuncoli fu interessato durante la propria carriera principalmente dalla produzione di opere religiose per enti ecclesiastici, mostrandosi in una prima fase assai vincolato alla tradizione emiliana di inizio secolo. Ai modi dei Gandolfi e di Francesco Vellani è infatti ispirata L’educazione della Vergine dipinta per la basilica di San Prospero a Reggio Emilia (olio su tela, 1786), opera sapientemente equilibrata nonostante la ricchezza di figure, di impianto solido ma che allo stesso tempo, nelle fisionomie e nelle posture, mostrano una certa leggiadria.