Lo scultore Lorenzo Bartolini nacque a Savignano, in provincia di Prato, il 7 gennaio 1777, trasferendosi giovane a Firenze per lavorare a bottega come decoratore. Dopo l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti, seguì un periodo di spostamenti tra Prato, Volterra e Firenze, iniziando a scolpire in autonomia le prime opere. Nel 1799 lo scultore si arruolò nell’esercito francese, e a seguito della sconfitta della Trebbia fu costretto a riparare a Parigi, dove colse l’opportunitĂ di frequentare l’atelier del pittore Jacques-Louis David al fianco di Jean-Auguste-Dominique Ingres, con il quale strinse una duratura amicizia. Nel 1802 Bartolini vinse il secondo premio del Prix de Rome con un rilievo raffigurante Cleobi e Bitene. Divenuto uno dei protetti di Napoleone, che Bartolini aveva effigiato nel monumentale busto in bronzo collocato sul palazzo del Louvre (1805), lo scultore scolpì i ritratti di molti napoleonidi, tra cui quelli del fratello Luciano e della sorella Elisa.
Nel 1808 lo scultore fu nominato docente presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, mentre dal 1812 fu gratificato dalla nomina a socio onorario dell’Accademia di Firenze, nella quale nel 1839 divenne professore.
Il percorso artistico di Bartolini fu caratterizzato dalla precisa volontĂ di svecchiare la prassi scultorea, ancora arroccata sulla lezione canoviana che ne frenava gli avanzamenti, aspirando ad un suo rinnovamento in chiave primitivista, specializzandosi nel genere del ritratto.
Intorno al 1810 lo scultore eseguì il Ritratto di Napoleone, un busto in marmo dalle fattezze piĂą realistiche e meno idealizzate rispetto alle altre raffigurazioni contemporanee dell’imperatore, scolpito con la consueta raffinatezza e maestria.
Secondo l’amico Ingres lo scultore era il miglior ritrattista in marmo vivente, e le sue qualitĂ sono apprezzabili nell’opera transitata presso la Galleria raffigurante il poeta Lord Byron, ritratto in marmo a Pisa dal Bartolini nel 1822
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma conserva un’opera tarda dello scultore, il marmo raffigurante il Ritratto del conte Estense Trotti Monti, prematuramente scomparso, in cui la delicatezza dell’epidermide viene resa attraverso la sensibilitĂ dello scalpello dell’artista.
Lorenzo Bartolini Savignano di Prato 1777 – Firenze 1850 La Donati • 1846 ca. Marmo di Carrara, altezza 97.5 Ă— 40.5 Ă— 22.5 cm Appoggiata a un supporto squadrato di vaga foggia medievale sulla cui base è inciso il titolo dell’opera, una giovane donna nel fiore degli anni, lo sguardo soffuso di turbamento e al…
Lorenzo Bartolini (Savignano di Prato 1777-Firenze 1850) George Gordon VI Duca di Byron 1822 Terra cruda essiccata, h 50 cm Provenienza: Milano, collezione privata Dalle testimonianze note sappiamo che il 3 gennaio 1822 Byron, allora a Pisa, posava per Bartolini il quale aveva espresso il desiderio di eseguire il suo ritratto. Il poeta aveva…