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Otto Greiner
(Lipsia 1869 – Monaco 1916)
Paesaggio lacustre
1899
Matita nera e pastelli su carta avana, mm. 322 x 230
Sul verso, a matita nera e biacca:Â paesaggio con fiume
Scritta a matita nera, in basso a sinistra: Sirmione Nov. 99
La resa minuziosa del lido, indagato analiticamente negli elementi costitutivi superficiali della flora e del regno minerale, dal primo piano fino agli ultimi lembi di terra prospicienti il lago, rivela – nell’uso scelto delle cromie dei pastelli, e nelle lumeggiature a biacca – le capacitĂ grafiche che l’artista coltivò fin dai primi anni della sua formazione.
Otto Greiner aveva incominciato la sua carriera come apprendista litografo a Lipsia, prima di recarsi a Monaco, dove conobbe Alfred Menzel e Franz von Stuck. Ma furono l’incontro con Max Klinger a Roma, dove egli giunse nella seconda metà dell’ultimo decennio del XIX secolo, e la scoperta del paesaggio mediterraneo a rivelarsi determinanti per le sue ricerche artistiche. Al pari dei Deutsch-Römer che lo avevano preceduto in Italia, Greiner concentrò le sue indagini sulla presenza del nudo in una natura pervasa da echi mitologici. Ne fa fede una raffigurazione a olio di Prometeo del 1909 (Vogel 1925, Abb.1), sullo sfondo di un paesaggio che presenta molte analogie con quello di questo foglio.
Fin dalla Esposizione di Bianco e Nero del 1902, l’artista aveva cominciato a prendere parte alle mostre degli Amatori e Cultori: la sua fortuna critica, che data a partire dall’anno successivo (Guthmann 1903; Singer 1912; Vogel 1925), rimane ancorata agli studi apparsi nell’ultimo decennio della sua vita, o immediatamente dopo.
Chiara Stefani